La spedizione
Endurance, conosciuta anche
come spedizione imperiale trans-antartica, è stata una
missione esplorativa finanziata dal Regno Unito diretta
verso le regioni antartiche. Svoltasi negli anni 1914-1917 la
missione era comandata da Ernest Shackleton a bordo
dell'Endurance ed aveva come obiettivo l'attraversamento
dell'Antartide partendo dal mare di Weddell. Il gruppo
doveva poi essere recuperato dalla nave Aurora nell'altro lato
del continente, sulla costa del mare di Ross.
L'Endurance venne però distrutta
dalla banchisa a migliaia di chilometri dalle più
vicine terre abitate: i 28 uomini dell'equipaggio furono
costretti a lottare per sopravvivere, con limitate provviste e in un
ambiente in cui la temperatura oscillava da -22°C a
-45 °C. Tutti gli uomini riuscirono comunque ad arrivare
all'isola Elephant nelle Shetland Meridionali, da cui
Shackleton salpò alla guida di una scialuppa di
sette metri salvata dal naufragio dell'Endurance nel
tentativo di raggiungere una base baleniera situata nella Georgia
del Sud. Con l'aiuto di un sestante e di
un cronometro l'imbarcazione riuscì a percorrere 1 800
km ed a raggiungere Grytviken, dove Shackleton organizzò una
spedizione di soccorso per gli uomini rimasti indietro. Nessun uomo
del gruppo di Shackleton morì in Antartide.
Dopo il salvataggio sono stati scritti
numerosi libri sull'avventura, spesso a cura degli stessi
partecipanti. Inoltre durante la spedizione furono realizzate
numerose fotografie ad opera del fotografo Frank Hurley.
Presso la sede del Foto Club Valle Scrivia rivive il racconto di questa avventura di cento anni fa, a cura di Davide Merlo e Massimiliano Morgavi.